“Non torneremo alla normalità come se niente fosse accaduto. Prendiamoci tutto il tempo per riformulare il nostro ruolo di comunicatori e ribadirlo ai nostri datori di lavoro, pubblici o privati che siano, tornando alla funzione originaria di ‘servizio pubblico’, per trovare il contesto e il coraggio di tornare nei ruoli. Intendiamo dare voce all’inquietudine, alle paure, alle esperienze di valore, alla voglia di rigenerazione e di futuro ma con una prospettiva di pubblica utilità, con tutto l’accompagnamento interpretativo che occorre, contribuendo a ridurre il rancore sociale che nei mesi precedenti l’arrivo del virus abbiamo visto visibilmente e consapevolmente aumentare.”
Così inizia il Manifesto della nuova comunicazione scritto da:
Daniele Chieffi, Direttore comunicazione e PR – Dipartimento per l’Innovazione e la digitalizzazione della Presidenza del Consiglio.
Luca Montani, Direttore comunicazione e relazioni istituzionali MM Spa.
Piero Pelizzaro, Chief Resilience Officer Sharing Cities City Lead, Comune di Milano.
Andra Pillon, CEO di Avventura Urbana e docente a contratto presso l’Universita di Torino – Cattedra
Luigi Bobbio, “Governance e gestione alternativa dei conflitti”
Luca Poma, Professore di reputation management all’Universita LUMSA di Roma e all’Università della Repubblica di San Marino.
Stefano Rolando, Direttore scientifico dell’Osservatorio su comunicazione pubblica, public branding e trasformazione digitale dell’Università IULM.
Gian Luca Spitella, Direttore della Direzione Comunicazione Specialistica e Mass Media, ARERA.
Quella che segue è la versione del 02.06.2020