Donato Pedron, presidente del mandamento di Abano Terme di Confartigianato Imprese Padova e portavoce del Coordinamento delle categorie economiche del Bacino Euganeo, ha dichiarato a dicembre 2020 che sono state perse 1510 posizioni lavorative in 9 mesi.
L’area costituita da undici Comuni (Abano, Cervarese, Mestrino, Rovolon, Rubano, Saccolongo, Selvazzano, Teolo, Torreglia e Veggiano) ha visto in quattro anni, dal 2015 al 2019, una flessione delle imprese attive.
Attualmente sono 10. 243 le aziende che operano nel territorio, contro le 10. 598 del 2015. È quanto emerge dalla ricerca realizzata da Lan su dati Infocamere e Camera di commercio di Padova. A questo dato, si aggiunge un altro elemento di grande preoccupazione in questi mesi: la caduta a picco delle presenze turistiche nell’area termale.
Dopo il boom del 2019, il 2020, tra gennaio e settembre, ha registrato un –63, 4%. Per quanto riguarda il lavoro dipendente, in base alle elaborazioni di Lan su dati di Veneto Lavoro, nell’area sono state perse 1510 posizioni lavorative, tra gennaio e settembre 2020. Gli ambiti che presentano maggiore fragilità sono i servizi turistici (-1. 315), i servizi alla persona (-525), il made in Italy (-180) e i trasporti (-95). In crescita invece il settore delle costruzioni (+340) e il terziario avanzato (+545). Con il segno più anche l’agricoltura che registra 260 posizioni di lavoro dipendente in più.